Ascoltiamo
«Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: “Di’, chi è colui a cui si riferisce?”. Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”».
(Gv 13,23-25)
Meditiamo
Questo brano piaceva molto a Carlo Acutis per due motivi: l’Eucaristia e la figura del discepolo amato. Per Carlo ricevere il Corpo di Cristo o pregare davanti all’Eucaristia significava assumere la posizione del discepolo prediletto. Chiudeva gli occhi e si immaginava chino sul petto di Gesù, per ascoltarne i battiti del suo cuore e crescere nell’amicizia con Lui. Questa devozione lo spinse a preparare i pannelli dei miracoli eucaristici che diventati una mostra, poco prima della sua morte, si diffusero in tutto il mondo.
Preghiamo
La vita è un dono, perché finché siamo su questo pianeta, possiamo aumentare il nostro livello di carità. Tanto più sarà elevato, tanto più godremo della Beatitudine eterna di Dio.
Riflettiamo
- La preghiera mi coinvolge a livello affettivo?
- Ascolto il cuore di Gesù che mi ama in ogni momento, in ogni respiro della mia vita?
- La mia preghiera si trasforma in carità verso il prossimo, rendendomi così testimone di speranza?
Preghiera a sant'Antonio
Caro sant’Antonio anche tu hai amato Gesù nell’Eucaristia e ne hai difeso la presenza contro le eresie che ne negavano la verità. Insegnaci a credere che Gesù è vivo e presente con la sua vita nella Santa Particola, ma soprattutto insegnaci la carità che ti spinse a diffondere l’amore di Gesù per tutti e per ciascuno. Amen.