Ascoltiamo
«Un giovane, dopo aver dato un violento calcio a sua madre, confessò ad Antonio il suo peccato. Poi però, impulsivamente, si amputò l’arto “colpevole” di tale gesto. Venutolo a sapere, Antonio raggiunse subito il giovane avventato e con un segno di croce gli riattaccò il piede».
(Libro dei miracoli di sant'Antonio)
Meditiamo
Purtroppo le relazioni famigliari sono spesso il luogo dove si vivono contrasti, talvolta violenti. Aggressioni fisiche o verbali, silenzi che uccidono o separazioni laceranti. Le relazioni però, anche le più mal ridotte, si possono curare e guarire. Il rimedio non sta nei gesti impulsivi di un momento e nemmeno nel lungo macerare nei sensi di colpa. Ciò che guarisce è piuttosto il pentimento sincero, e il perdono che si chiede e si dà. Operazioni difficili, che riusciamo a realizzare solo se chiediamo al Signore, con la preghiera, che ci doni la sua forza: la misericordia.
Preghiamo
Dio Padre, fa’ che ogni famiglia umana diventi un vero santuario della vita e dell’amore, per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa’ che l’amore si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Amen. (San Giovanni Paolo II)
Riflettiamo
- Quali colpi ho inferto alle relazioni che vivo?
- Da quali sensi di colpa vorrei essere liberato?
- A chi posso chiedere perdono o chiedere se desidera ricevere perdono da me?
Preghiera a sant'Antonio
Caro sant’Antonio, che hai avuto il dono di ricongiungere anche le membra staccate dal corpo, chiedi per noi al Signore il dono della Sua misericordia, con la quale guarire le ferite che ci allontanano gli uni dagli altri.