In un mondo sempre più incattivito da guerre e violenze, sordo alle richieste di pace e di solidarietà che prorompono da papa Francesco e da più parti della società civile in più aree del pianeta, chi meglio del famigerato tiranno Ezzelino da Romano, nel Medioevo incarnazione del male, e di un frate Antonio, affaticato dalla malattia ma tenace nello spirito, che lo affronta, potevano rappresentare il tema del Giugno Antoniano 2024?