In un mondo sempre più incattivito da guerre e violenze, sordo alle richieste di pace e di solidarietà che prorompono da papa Francesco e da più parti della società civile in più aree del pianeta, chi meglio del famigerato tiranno Ezzelino da Romano, nel Medioevo incarnazione del male, e di un frate Antonio, affaticato dalla malattia ma tenace nello spirito, che lo affronta, potevano rappresentare il tema del Giugno Antoniano 2024?
In continuità iconografica con lo scorso anno, e al tempo stesso calata nell’attualità, l’immagine scelta per la manifestazione antoniana giunta alla sua 18° edizione è ancora un affresco di Pietro Annigoni custodito nella Cappella delle Benedizioni al Santo, sulla parete di destra: S. Antonio affronta il tiranno Ezzelino da Romano (1982). L’opera, che guarda il Sant’Antonio che predica ai pesci (1981) utilizzata lo scorso anno, raffigura l’incontro con Ezzelino da Romano, che si racconta essere accaduto poche settimane prima della morte del Santo, secondo l’agiografia nel palazzo del tiranno a Verona nel maggio del 1231. Sebbene indebolito nel fisico e stremato nelle forze, il frate si recò a perorare la liberazione del conte Rizzieri di Sanbonifacio e di altri nobili padovani catturati in battaglia durante un agguato, animato da umana solidarietà e con un’audacia quasi temeraria. Le sue parole però non sortirono effetto e venne cacciato dal despota, ma se storicamente Antonio fu in quell’occasione un perdente, moralmente fu vincitore. Annigoni traduce bene questa apparente contraddizione: il volto di Antonio comunica il sentimento di pietà per quell’uomo crudele, non consapevole dei suoi errori, prigioniero della sua malvagità; quello di Ezzelino l’incredulità per la temerarietà di quel frate, dietro al quale si intravedono i padovani tradotti in catene. In alto un simbolo antoniano, Gesù bambino con i gigli, ovvero la Parola incarnata, l’umanità della predicazione della parola di Dio di fronte all’arroganza e alla sordità del tiranno.
Il significato di questo episodio è il fil rouge 2024 della rassegna che guarda all’attualità dei nostri giorni: “Antonio difensore dei più deboli”, siano essi vittime del terrorismo o di guerre (112 conflitti nel mondo, secondo Italia in dati, alcuni attivi da molto tempo, come nel Medio Oriente tra Israele e Palestina, in Myanmar o in Kashmir; altri più recenti, come in Mozambico o tra Russia e Ucraina); donne maltrattate, violate o uccise dagli uomini che dicevano di amarle (emblematicamente rappresentate dal Prato della Valle gremito di persone nel giorno del funerale di Giulia Cecchettin lo scorso dicembre), persone disabili a cui dare opportunità e dignità, persone alla ricerca di giustizia e capaci di perdono, o che si “rialzano” dopo una caduta esistenziale.
Il ricco programma dei festeggiamenti antoniani è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da padre Antonio Ramina, rettore della Basilica di Sant’Antonio; Federica Franzoso, capo settore Cultura e Turismo del Comune di Padova; don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale della Diocesi di Padova; l’assessore alla Cultura del Comune di Camposampiero (PD); Giovannella Baggio, Consigliere Generale di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Nicoletta Allibardi, componente della Giunta della Camera di Commercio di Padova; Enrico Del Sole, Vicepresidente di Confindustria Veneto Est con delega al Territorio di Padova. A moderare l’incontro padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero di sant’Antonio Editrice.
Tra i 25 eventi culturali e una ventina spirituali (tra questi Tredicina, Transito del Santo del 12 giungo e Solennità del 13 Giugno) che si susseguiranno dal 24 maggio al 27 giugno principalmente a Padova, con incursioni a San Giorgio delle Pertiche e Camposampiero, una serie di questi appuntamenti richiama il tema 2024, tra tutti la possibilità di cambiare e rinascere a nuova vita.
È infatti dalla droga, dalla strada, dalla notte, dalla ricerca forsennata di senso e di felicità che nascono i Reale, la band di christian rock che sarà protagonista dell’evento clou del Giugno Antoniano (venerdì 21 giugno, ore 21.00).
Il tema della tutela delle donne verrà affrontato dalla teologa e scrittrice Simona Segoloni Ruta in dialogo con il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina, nell’incontro-dibattito sulla violenza di genere “«Sono forse io il custode di mia sorella?»” (sabato 25 maggio ore 16.30); nella “Cerimonia di premiazione del Premio della Bontà 2024” promosso dall’Arciconfraternita di S. Antonio di Padova, che vedrà la consegna del riconoscimento antoniano anche a una donna che aiuta altre donne in difficoltà: suor Miriam, fondatrice di Casa Priscilla a Padova (stesso giorno ore 20.45); nel concerto meditativo “Rosso di Sera: «Il Signore mi ha mandato ad annunciare la liberazione»” (sabato 8 giugno alle 20.45).
Giustizia e perdono saranno protagonisti degli appuntamenti organizzati dall’Ordine francescano secolare rispettivamente del Veneto e di Padova: a San Giorgio delle Pertiche (PD) “Cambiare è possibile. Sulla strada del perdono” con Gemma Calabresi Milite, vedova del commissario Luigi Calabresi (domenica 26 maggio ore 10.30) e “Solidarietà e giustizia oggi. Per tutti, tutti, tutti seguendo sant’Antonio e Papa Francesco” (sabato 15 giugno ore 15.00).
L’«arma della pace» per combattere le guerre è il tema di una serie di eventi tra spiritualità e cultura, dal “Pellegrinaggio Antoniano della Pace dei frati della Provincia Italiana S. Antonio di Padova” (sabato 1 giugno da Camposampiero a Padova) all’incontro tra spiritualità e storia con fra Luciano Bertazzo, direttore del Centro Studi Antoniani “Antonio, discepolo di Francesco, uomo di pace” (mercoledì 5 giugno ore 20.45) al dialogo “Parole di pace” tra le autrici Mariapia Veladiano (Parole per giorni di pace) e Cristina Bellemo (La cura delle parole) promosso dalle Edizioni Messaggero Padova (sabato 8 giugno), fino al corso di formazione per i giornalisti aperto al pubblico “Linguaggi di pace per una società riconciliata” con Roberto Reale, Laura Nota e Bernardino Mason (sabato 15 giugno dalle 10.00 alle 13.00).
La tutela dei più deboli e delle minoranze sono invece oggetto del concerto a Camposampiero (PD) “Rosa”, l’oratorio sulla vita di Rosa Parks (1913-2005), la donna afroamericana che sfidò le leggi segregazioniste degli Stati Uniti del Sud portando alla loro abolizione (mercoledì 5 giugno ore 10.30), e di “OPSA in Prato. Dall’im-perfezione la qualità”, una rassegna per valorizzare l’imperfezione e la sostenibilità, come contrasto alla cultura dello scarto e dell’emarginazione, coniugando ristorazione, intrattenimento e solidarietà (da giovedì 20 a domenica 23 giugno, a Padova, in Prato della Valle).
⇒ Vai al programma completo con tutti gli eventi culturali e le celebrazioni religiose in ordine cronologico
⇒ Tutti gli appuntamenti del Giugno Antoniano 2024 sono a ingresso gratuito e libero fino a esaurimento posti, salvo ove indicato diversamente.
Il Giugno Antoniano 2024 è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica di S. Antonio, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani, Museo Antoniano, con la collaborazione di Ordine Francescano Secolare di Padova, Associazione Corsia del Santo - Placido Cortese, Associazione culturale Palio Arcella.
La realizzazione della manifestazione è possibile grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Padova, Confindustria Veneto Est.
Il Giugno Antoniano 2024 ha inoltre il patrocinio del Comune di Camposampiero (PD) e del Progetto Antonio 800 della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova.
La media partnership è in collaborazione con «Messaggero di sant’Antonio», «Messaggero dei Ragazzi», Telepace e Rete Veneta del Gruppo Medianordest.
A tutte queste realtà va il vivo ringraziamento di quanti organizzano la manifestazione.
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it / www.turismopadova.it
Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org