Il coronavirus non lascia immutata nemmeno la commemorazione dei fedeli defunti del prossimo 2 novembre. Ieri la Penitenzieria apostolica ha diffuso un decreto in cui si introducono concessioni per evitare assembramenti nei cimiteri. Il motivo di queste misure, scrivono il cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, e il reggente monsignor Christophorus Nykiel, è il numero di richieste giunte alla Penitenzieria da parte dei vescovi affinché, a causa della pandemia, «venissero commutate le pie opere per conseguire le indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio».