Nel 1224 un Francesco d’Assisi malato, senza più forze, con la vista e la voce sempre più fievoli, affida il suo ultimo pensiero a una poesia, una sorta di testamento spirituale che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, la offrano a se stessi e al mondo.