Nel 1224 un Francesco d’Assisi malato, senza più forze, con la vista e la voce sempre più fievoli, affida il suo ultimo pensiero a una poesia, una sorta di testamento spirituale che unisce la lode al Creatore a quella per le creature. Lo detta ai suoi perché lo cantino, lo portino con sé i frati, la offrano a se stessi e al mondo.
A distanza di otto secoli, quelle parole continuano a essere un «testo-fiaccola» da passarsi in giro per le strade, un «testo-respiro» da condividere nei momenti belli e in quelli difficili, un inno alla sorellanza e alla fraternità cosmica, un invito a riconoscere la sinfonia del Creato e il canto che vibra nel cuore di ognuno di noi.
Venerdì 22 novembre alle 21.00, in Sala dello Studio Teologico, il poeta Davide Rondoni e il monaco Guidalberto Bormolini ci porteranno dentro al “Cantico delle creature” di san Francesco, in occasione della presentazione del libro Vivere il Cantico delle creature (ed. EMP).
Rondoni e Bormolini si confronteranno sul Cantico di fratello Sole e sorella Luna, il primo testo poetico della lingua italiana. Le loro riflessioni originali e attuali faranno emergere mille iridescenze del testo francescano, capaci di restituirlo come compagnia quotidiana per le donne e gli uomini di oggi.
A dialogare con i due autori padre Massimiliano Patassini, direttore responsabile del «Messaggero di sant’Antonio».
L’evento, promosso in collaborazione con l’editore e l’associazione “Corsia del Santo – Placido Cortese”, chiude le celebrazioni francescane in Basilica del Santo e apre i festeggiamenti per gli 800 anni del Cantico delle creature, che entreranno nel vivo nel 2025.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.