Ottant’anni fa, nel bunker della Gestapo di piazza Oberdan a Trieste, dava la sua vita padre Placido Cortese, frate minore conventuale della Basilica del Santo e direttore del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1937 al 1944, sul quale amava firmarsi «padre Messaggero», a sottolineare questa dimensione di annuncio della rivista e della sua stessa missione, giornalistica e francescana.
Fra Massimiliano Patassini, attuale direttore del mensile antoniano, nell’articolo “Padre Cortese, parola e carità” traccia un profilo a 360° del suo predecessore che «ci lascia un’eredità importante»: comunicatore, annunciatore del Vangelo, eroe della Resistenza, martire della carità, medaglia d’oro al merito civile e venerabile.
Photo credit © Archivio MSA - Padova, 1937-1944. Padre Placido Cortese ritratto alla sua scrivania negli anni in cui era direttore del «Messaggero di sant’Antonio»