Ascoltiamo
«Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion. Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Egli ha messo pace nei tuoi confini e ti sazia con fior di frumento».
(Salmo 147, 1-3)
Meditiamo
Il muro che ci separa dagli altri spesso lo costruiamo noi, nel tentativo di difenderci o proteggerci, più che di affermare la nostra identità. Se il confine con l’altro è un muro, allora chi mi incontra non entra in relazione con me, ma con il muro che ho eretto e che mi rappresenta. Le relazioni autentiche richiedono di andare oltre la divisione per approdare alla condivisione: solo grazie all’altro posso davvero crescere come persona, superando la tendenza a ripiegarmi su me stesso e scegliendo di
camminare con gli altri.
Preghiamo
Signore, in tante parti del mondo i confini dei paesi sono lacerati dalla guerra: ti chiediamo di portare la tua pace, quella che solo tu sai donare, perché hai dato la tua vita per abbattere l’inimicizia, affinché ciascuno possa riscoprire l’umanità nel volto dell’altro.
Riflettiamo
- Spesso pretendiamo che vengano rispettati i nostri diritti. So riconoscere e rispettare quelli degli altri?
- Nella relazione con l’altro, quali sono i “muri” che alzo e che mi impediscono di incontrarlo davvero?
- Il confine segna una divisione. In che modo può diventare luogo di condivisione?
Preghiera a sant'Antonio
Caro sant’Antonio, tu che hai attraversato nella tua vita tanti confini, fa’ breccia nel cuore indurito di chi ritiene che il conflitto sia l’unica soluzione. Amen.