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Pubblicato il 14 Luglio 2024

Albino Luciani, il vescovo «scricciolo» sul Messaggero di sant'Antonio di luglio-agosto

Attraverso le sue lettere immaginarie pubblicate dal 1971 al 1974 sul mensile «Messaggero di sant'Antonio», Luciani annunciava il Vangelo utilizzando umorismo e autoironia

Attraverso le sue lettere immaginarie pubblicate dal 1971 al 1974 sul «Messaggero di sant'Antonio», Albino Luciani, allora patriarca di Venezia, annunciava il Vangelo, utilizzando l’umorismo e l’autoironia e invitando ciascuno a incamminarsi sulla via della santità. Rispondendo a una lettrice del mensile antoniano, nel numero di luglio-agosto, il direttore fra Massimiliano Patassini, racconta la collaborazione del futuro papa Giovanni Paolo I con il periodico dei frati del Santo.

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Le quaranta lettere «immaginarie» di Albino Luciani, indirizzate ai più svariati personaggi - santi (come Bernardo di Chiaravalle, Francesco di Sales e Teresa di Lisieux), scrittori (Dickens, Manzoni, Goldoni…) o ancora di invenzione (Pinocchio, Penelope), fino all’orso di san Romedio – confluirono nel 1976 nella raccolta Illustrissimi delle Edizioni Messaggero Padova, con l’imprimatur papale siglato alcuni giorni prima della morte. Un grande successo, anche nella traduzione in diverse lingue, di cui recentemente è stata pubblicata anche l’edizione critica.

Testi semplici e arguti, espressione di una geniale sintesi di sacro e profano, di erudizione e chiarezza che arriva a tutti, di un magistero piantato nella radicale scelta teologica di un linguaggio conversevole e accessibile a chiunque.