L’incertezza è qualcosa da temere? La programmazione e l’organizzazione perfetta ci fanno sentire al sicuro o paradossalmente rischiano di trasmetterci un senso di precarietà? Cosa conta davvero nelle nostre vite, materiali e spirituali, quando sembrano “andare a rotoli”? Cosa rende qualcosa o qualcuno veramente «essenziale»?