Undicesima video-meditazione: "Le stimmate"

Tredici martedì con sant'Antonio, 28 maggio 2024
A cura di padre Gilberto Depeder

Ascoltiamo

«Sono stato crocifisso con Cristo e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me».

(Gal 2,19b-20)

Meditiamo

Le stimmate sono i segni della passione, che restano impressi nella carne. Gesù sulla croce le ha riempite di luce e di speranza, perché pronunciando parole di perdono per gli uomini le ha trasformate in segni d’amore: l’unica forza capace di vincere il dolore del mondo. Per san Francesco, le stimmate sono il sigillo di autenticità che Cristo ha impresso nella sua vita, con la scelta della fraternità e della minorità, lo stile di povertà e di letizia, l’apertura al perdono e alla lode. Ottocento anni dopo, le stimmate di Francesco rimangono per noi il segno ispiratore di una vita conquistata dall’amore di Dio e aperta a rapporti di fraternità con tutti.

Preghiamo

O Dio nostro Padre, aiutaci a non vergognarci delle nostre ferite, a non fuggire le ferite degli altri, a non rimanere indifferenti di fronte a questo mondo lacerato da guerre e violenze. Fa’ che possiamo trovare speranza nelle piaghe del tuo Figlio Gesù. Amen.

Riflettiamo

  • Guardo le ferite che mi porto dentro: riesco a metterle davanti alla croce di Gesù, come fece Francesco sulla Verna, per sentirmi in comunione con lui e per crescere nell’amore e nella cura verso i più bisognosi?
  • Guardo alle persone a me più prossime e a quelle che mi avvicinano ogni giorno: quali ferite impresse nella loro vita mi spronano a vincere l’indifferenza e la paura?
  • Guardo alla maestosità e alla fragilità del creato, deturpato da tante forme di sfruttamento e inquinamento: con quali atteggiamenti posso rimanere fedele alla vocazione che mi è affidata, di essere custode della sua bellezza originaria?

Preghiera a sant'Antonio

O sant’Antonio, amico dei poveri e dei sofferenti, guarda con bontà le tante ferite che segnano ancora oggi l’umanità e il nostro mondo. Aiutaci a trovare luce nella preghiera, forza nell’eucaristia, conforto nella cura e nell’aiuto reciproco. Amen.