Ascoltiamo
«Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello».
(Fonti Francescane 268))
Meditiamo
Francesco viveva con un popolo che campava con fatica e, tuttavia, desiderò avvicinarsi ancor di più a Colui che si era reso così povero da nascere su poco fieno e tra gli animali. Greccio ci dice come sia necessario onorare la povertà di Dio che rinasce nella nostra storia e aderirvi con il cuore. Belli i presepi che incantano a Natale, ma che differenza con quelli di Gaza, dell’Ucraina e di troppi luoghi dove Dio rischia di morire, ancor prima di vedere la luce. Nella notte di Greccio i poveri onorarono il Povero che rendeva migliore la loro umanità: quando l’umanità imparerà la via che porta alla pace?
Preghiamo
Vieni, figlio della pace: noi ignoriamo cosa sia la pace. Vieni a liberarci: noi siamo sempre più schiavi. Vieni a consolarci: noi siamo sempre più tristi. Vieni, Tu che ci ami: nessuno è in comunione col fratello se prima non è con Te, o Signore. Amen.
Riflettiamo
- Che sentimenti provi di fronte ad un presepio?
- Ti riconosci nei vari personaggi che vi sono rappresentati?
- Cosa manca al tuo presepio per essere autentico?
Preghiera a sant'Antonio
Caro sant’Antonio, che alla scuola del tuo Serafico padre san Francesco hai fatto tuoi i dolori e le speranze dei tuoi contemporanei e i tuoi devoti lungo i tempi, aiutaci ad onorare, in tutte le nostre scelte, il Bambino Gesù che benedisse gli ultimi istanti della tua vita e ti accolse nella luce dell’eternità. Amen.