Ascoltiamo
«I frati cercavano con ogni diligenza e cautela di tener celata agli estranei non meno che ad amici e conoscenti la beata morte di Antonio, onde non venir travolti dal subbuglio delle folle, quand’ecco frotte di fanciulli si misero a percorrere la città gridando: “È morto il padre santo! È morto il padre santo!”»
(Vita Prima di sant'Antonio)
Meditiamo
La prima biografia di sant’Antonio dice che i suoi confratelli tentarono di gestire la notizia della sua morte con grande cautela, preoccupati della reazione degli adulti. E così persero il controllo dei fanciulli, che con leggerezza e semplicità iniziarono a diffondere il fatto correndo per la città. Oggi, noi siamo molto attenti a preservare i bambini dall’idea che si possa anche morire. Li proteggiamo con narrazioni sempre più improbabili, forse per non turbare la loro spensieratezza, o forse perché siamo proprio noi adulti a essere in difficoltà con la prospettiva della morte e non sappiamo come “raccontarla”. E pensare che san Francesco la chiamava “sorella”!
Preghiamo
È buio dentro di me, ma presso di Te c’è luce.
Sono solo, ma tu non mi abbandoni.
Sono impaurito, ma presso di Te c’è aiuto.
(D. Bonhoeffer)
Riflettiamo
- Quali paure, quali ricordi, quali ferite si annidano dietro alle tue difficoltà a parlare della morte?
- Che cosa provi di fronte alla testimonianza di san Francesco, che chiamava la morte "sorella"?
- Quale insegnamento ti hanno dato e ti danno i più piccoli (bambini, filgi o nipoti) sulla vita, sul senso del vivere e del morire?
Preghiera a sant'Antonio
Fratello Antonio, più volte hai rischiato la vita per amore di Gesù e a lui hai donato tutte le tue giovani forze, spinto dal desiderio di portare la buona notizia del Vangelo ai piccoli, ai poveri e ai lontani. Intercedi anche per noi, dal Padre celeste, il dono di un cuore forte e generoso e la serenità dello spirito, così che la morte non ci sorprenda un giorno, lontani da te. Amen.