Ascoltiamo
«Se stimerai come polvere l’oro…, allora
l’Onnipotente sarà il tuo oro, sarà per te come mucchi
d’argento» (Gb 22,24-25).
«Accumulate per voi tesori in cielo, dove né tarma né
ruggine consumano… Perché, dov’è il tuo tesoro, là
sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,19-21).
Meditiamo
Scrive sant’Antonio: «Guai a coloro che hanno la cantina piena di vino e il granaio pieno di frumento, e che hanno due o tre paia di vestiti, mentre i poveri di Cristo con il ventre vuoto e il corpo seminudo gridano aiuto alla loro porta».
Vivere onestamente, senza accumulare inutilmente, indica che si ha a cuore il bene di tutti, il «bene comune», avere rispetto dei beni di questo modo e della creazione intera. Significativo il miracolo del cuore dell’avaro, operato dal Santo per farci comprendere quanto sono vere le parole del Vangelo: là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore!
Preghiamo
Signore, insegnaci a non amare noi stessi, a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri ed amare in primo luogo quelli che nessuno ama.
Signore, facci soffrire della sofferenza altrui. E non permettere più, Signore, che noi viviamo felici da soli.
Facci sentire l’angoscia della miseria universale, e liberaci da noi stessi.
Amen.
Domande
- Che cosa significa concretamente, per me, vivere onestamente?
- Dove ho attaccato il mio cuore?
- Mi sento responsabile del bene degli altri, per l’oggi e per il futuro delle giovani generazioni?
Preghiera a sant'Antonio
Sant’Antonio, amico e difensore dei poveri, aiutami ad avere a cuore la sorte di chi non ha il necessario per una vita dignitosa. E che il mio cuore non si attacchi ai beni effimeri di questo mondo, ma alla vera ricchezza che non andrà perduta: l’amore a Dio e al prossimo!