Basilica gremita per la Santa Messa per le Comunità dei Migranti alle ore 12.15 di ieri, Domenica di Pentecoste, presieduta dal rettore padre Oliviero Svanera affiancato da don Elia Ferro Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dei Migranti della Diocesi di Padova e da 15 concelebranti.
«Questa Santa Messa dei migranti – ha esordito il rettore padre Svanera nella sua Omelia – è una occasione ‘plastica’ per comprendere il significato della Pentecoste nel cinquantesimo giorno: si conclude la Pasqua ma non è tutto finito. Anzi è un nuovo inizio per i discepoli, impauriti, che ricevono dal Signore risorto il coraggio di uscire e predicare nel Suo nome. Grazie allo Spirito Santo queste persone umili diventano ‘ubriachi di Spirito’ ed escono per diffondere la Parola. Il Signore ci rassicura e viene in mezzo a noi cancellando le nostre paure: di non trovare casa, lavoro, accoglienza, di vincere la diffidenza. Gesù rassicura e dona pace a tutti. E se restiamo nello Spirito di questa celebrazione – ha proseguito padre Svanera – saremo chiesa di persone cattoliche, fraterne, ospitali, tre condizioni nelle quali lo Spirito Santo opera: una Chiesa aperta a tutti che parla a tutti e da tutti viene compresa; una Chiesa fraterna nella quale rapportarsi agli altri come fratelli, appunto; una Chiesa ospitale che accoglie come ospiti nella comunione che è annuncio di fede nel Vangelo di oggi».
All’inizio della celebrazione, un saluto ai presenti da parte di don Elia Ferro Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dei Migranti della Diocesi di Padova. Al termine della Santa Messa animata dalle comunità stesse con musica e canti, la benedizione dei presenti riuniti sul sagrato, dalla Loggia della Scoletta del Santo, sede dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio.
Prima dell’inizio della Celebrazione don Elia Ferro ci ha regalato una riflessione: Che momento è per le comunità dei migranti?
È un momento strano e difficile – ha risposto don Elia Ferro – in cui l’attenzione dei media è concentrata su alcuni aspetti importanti ma non completi; manca la completezza dell’informazione, della conoscenza di queste ricchezze enormi che abbiamo tra di noi convogliate nelle nostre comunità cristiane riunite. Noi abbiamo qui una grossa presenza di migranti che sta lavorando e sta trasformando il nostro territorio migliorandolo in qualche maniera; ma dimentichiamo che il corpo immigrato sta vivendo il grosso trauma della crisi. Abbiamo a che fare con una comunità immigrata che è fluida, magmatica: molti ritornano a casa per la crisi, molti si spostano verso altri paesi. I numeri rimangono gli stessi, a parte l’arrivo dei profughi, ma effettivamente la pastorale dei migranti ha a che fare con una popolazione che si rinnova in continuazione, un problema che non emerge in superficie. Noi siamo la popolazione della beneficenza, delle emergenze, disponibile a dare molto, ma per crescere e costruire insieme un mondo nuovo c’è ancora molto da fare».
I prossimi appuntamenti della Tredicina
Lunedì 5 giugno 2017
- ore 17.00 La celebrazione del Santo Rosario - in diretta streaming dall'altare maggiore
- ore 17.25 La Preghiera della Tredicina a Sant’Antonio - in diretta streaming dall'Arca del Santo
- ore 18.00 Santa Messa per il Pellegrinaggio della Diocesi di Verona - in diretta streaming dall'altare maggiore
Martedì 6 giugno 2017
- ore 17.00 La celebrazione del Santo Rosario - in diretta streaming dall'altare maggiore
- ore 17.25 La Preghiera della Tredicina a Sant’Antonio - in diretta streaming dall'Arca del Santo
- ore 18.00 Santa Messa per il Pellegrinaggio della Diocesi di Chioggia - in diretta streaming dall'altare maggiore
Informazioni
Tredicina: Scarica la locandina con tutte le celebrazioni e i pellegrinaggi - Comunicato stampa del 4 giugno 2017
Giugno Antoniano 2017: Programma dettagliato - News