TREDICINA 2021: LE RELIQUIE DI SANT'ANTONIO

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle Reliquie del santo più amato al mondo, sant'Antonio. Un viaggio avvincente in cui avremo la possibilità di vedere tutte le sue più importanti reliquie e conoscerne la storia.

Riprende il cammino spirituale in cui padre Mario ci porta alla scoperta delle Reliquie di sant'Antonio e ci accompagna e ci guida al 13 giugno, Festa del nostro amato Santo.

Continua il cammino spirituale in cui padre Mario ci porta alla scoperta delle Reliquie di sant'Antonio e ci accompagna e ci guida al 13 giugno, Festa del nostro amato Santo. Oggi ci racconta la storia del saio di sant'Antonio, abito povero e segno caratteristico della scelta che Antonio ha fatto nel 1220, quella di seguire il Signore secondo la regola di Francesco.

Continua il cammino spirituale che ci porta alla scoperta delle Reliquie di sant'Antonio e ci accompagna alla Festa del 13 giugno. Oggi padre Mario ci parla dell'amore di Antonio per la penitenza e ci farà vedere la pietra che si dice che Antonio utilizzasse come guanciale, e il Reliquiario del Cilicio che Antonio utilizzava nei tempi penitenziali come la Quaresima e l'Avvento.

Il nostro viaggio prosegue nella Cappella della Madonna Mora, in precedenza Chiesetta di Santa Maria Mater Domini, poi inglobata nella grande Basilica. Qui Antonio fu seppellito nel 1231 e qui San Bonaventura trovò la sua lingua incorrotta 32 anni dopo. I resti mortali del Santo furono poi tumulati in un sarcofago di marmo e posti al centro della Basilica.

Tra le devozioni più diffuse e più profondamente radicate nel popolo veneziano c'è la devozione verso sant'Antonio. Le cronache documentano che nel 1652 la repubblica di Venezia volle eleggere sant'Antonio come proprio protettore e ottennero dai frati della Basilica un'insigne reliquia del Santo: una parte dell'avambraccio sinistro.

Anche oggi padre Mario si trova nella Cappella delle Reliquie dove si trova il reliquiario dell'avambraccio sinistro rimasto a Padova. Come mai, nel 1263, San Bonaventura ha deciso di non chiudere nell'urna anche l'avambraccio sinistro? Perché esporlo alla venerazione della gente? Forse perché questa reliquia rappresenta il braccio di Antonio sempre pronto e teso verso i poveri. Antonio è stato uno dei più grandi difensori dei diritti umani.

Oggi, dalla Cappella delle Benedizioni all'interno della Basilica di Sant'Antonio, padre Mario Conte ci parlerà di un episodio assai spiacevole riguardante il Reliquiario del Mento di Sant'Antonio che si è concluso, fortunatamente, molto bene.

Durante tutta la sua vita di frate francescano, Antonio aveva sempre cercato di fare la volontà di Dio, in particolare attraverso le sue parole. Sia come predicatore itinerante, sia come soccorritore degli oppressi, sia come insegnante di teologia e scrittore sublime, la parola di sant'Antonio, ispirata com'era dalle Sacre Scritture, ha sempre operato meraviglie. Oggi andremo a vedere da vicino la Lingua del Santo, ritrovata da San Bonaventura nel 1263 completamente incorrotta.

Una delle date più importanti per quanto riguarda la storia delle reliquie del nostro caro sant'Antonio è il 6 gennaio 1981: la Tomba del Santo fu aperta per la prima volta dopo molto tempo, precisamente dal 1263, quando San Bonaventura trovò la Lingua Incorrotta. Padre Mario ci racconta l'emozione di quell'avvenimento straordinario, la cui notizia sarebbe stata diffusa solo il giorno seguente.

I resti mortali di sant'Antonio, ritrovati all'apertura della Tomba nel 1981, vennero studiati ed esaminati da un team di esperti delle Università di Padova e di Pisa e ciò che da subito sorprese gli studiosi fu l'apparato vocale di sant'Antonio, ancora conservato e ben riconoscibile. Vi sta la straordinarietà del fatto si decise di collocare queste preziose reliquie in un nuovo reliquiario, realizzato dall'artista trevigiano Carlo Balljana.

Gli studiosi delle Università di Padova e Pisa, a seguito dei numerosi esami e studi fatti sui resti mortuari di Antonio, riuscirono ad ipotizzare anche la ragione della sua morte. Gli esperti conclusero che sant'Antonio, non riportando tracce evidenti di malattie sui propri resti, probabilmente morì di malnutrizione e di stanchezza, dovuti allo straordinario lavoro che ogni giorni riusciva a compiere e ai frequenti digiuni a cui si sottoponeva.

Dal 1995 al 1997 la Reliquie di sant'Antonio vennero portate in pellegrinaggio in moltissimi paesi del mondo, un viaggio che toccò ogni continente. Asia, America, Europa, Africa.. ovunque arrivassero le reliquie vi è sempre stata una magnifica accoglienza da parte dei devoti del Santo.
Forse perché hanno un grande valore religioso, devozionale e costituiscono dei veri e propri legami d'amore tra noi e il Santo. Ci consentono delle connessioni spirituali, ci fanno sentire la presenza di sant'Antonio accanto a noi.