TREDICINA 2020: SANT’ANTONIO, UN SANTO PER AMICO

Accanto ai vari amici che ci accompagnano nella nostra vita terrena, possiamo anche avere degli amici veramente speciali: i santi che sono in cielo. Tempo fa, dei sociologi hanno voluto scoprire come mai tanta gente (più o meno 4 milioni di persone all’anno) venga qui nella Basilica di Padova a pregare sulla Tomba di un santo che è morto quasi 800 anni fa. La risposta che più di frequente ricevevano era, “Vengo qui perché questa per me è la casa di Sant’Antonio, e lui è il nostro amico di famiglia.”

Sono trascorsi esattamente 800 anni da quando frate Antonio ha iniziato a percorrere la strada della sua vocazione francescana, strada che l’ha portato diventare uno dei santi più conosciuti e amati al mondo. E oggi più che mai Antonio continua ad essere fratello e amico di migliaia di francescani sparsi in tutti i continenti che si ispirano proprio a lui sia per portare ovunque l’annuncio della Parola di Dio sia per portare aiuto concreto ai più poveri tra i poveri.

Sant'Antonio ha avuto sempre una grande attenzione per i bambini. Tra i miracoli da lui compiuti, sia quand'era in vita, sia anche dopo la sua morte, molti riguardano proprio loro, i piccoli. Penso che ad Antonio il Signore abbia riservato lo straordinario compito di curarli e proteggerli dal cielo. Non a caso infatti Gesù volle essere stretto tra le sue braccia come Bambino, a Camposampiero, alcuni giorni prima che il Santo morisse.

Da sempre, milioni di persone si rivolgono al Santo di Padova affinché venga in aiuto nei vari momenti di difficoltà della loro famiglia, perché il Santo è il nostro amico di famiglia. Perché è sempre in casa con noi; abbiamo anche un quadretto o una statuina con la sua immagine, ed è sempre pronto ad ascoltarci, a intercedere presso il Padre per noi.

Nella Bibbia il vivere a lungo è una benedizione perché ci fa comprendere molte cose: ci mette a confronto con la nostra fragilità, con la dipendenza reciproca, con i nostri legami familiari e comunitari, e soprattutto con il fatto di essere figlie e figli di Dio. Sant’Antonio è sempre stato amico degli anziani che sempre numerosi accorrevano a lui. E ancor oggi molte persone anziane vengono qui in Basilica a chiedergli una grazia, ma soprattutto per ringraziarlo della sua protezione; per essere stato sempre loro vicino nelle varie fasi della loro vita, e per averli aiutati pian piano ad avvicinarsi a quel destino di gioia che il Signore ha preparato per tutti noi.

Immediatamente dopo la morte di Sant’Antonio sono sorte attorno alla Basilica del Santo diverse opere caritative che, sostenute dai frati, per secoli si sono sempre prese cura di tante persone indigenti. Sono così avvenuti tanti piccoli miracoli di Sant’Antonio, che di certo non hanno fatto notizia, ma che hanno cambiato la vita di tante persone. Infatti Antonio non ha mai fatto mancare ai suoi frati le offerte di tante brave persone per aiutare i suoi amici poveri.
Se desideri aiutare i frati della Basilica ad operare in nome di Sant’Antonio per il bene dei poveri, puoi fare una tua donazione alla Caritas Antoniana https://www.caritasantoniana.org

Molte sono le guarigioni miracolose compiute da Sant’Antonio sia durante la vita che immediatamente dopo la morte e alcune di queste sono state immortalati in famose opere d’arte. Ma molte di più sono le guarigioni ottenute grazie all’intercessione del Santo da tante persone che nel corso dei secoli hanno voluto lasciare testimonianza dell’avvenuto miracolo attraverso un oggetto offerto sulla Tomba del Santo come ringraziamento.

E’ proprio qui a Padova, più che in ogni altro luogo, che Antonio dimostrò la sua grande sensibilità verso quelli che oggi chiamiamo DIRITTI UMANI. A questo proposito è molto interessante leggere un passo della prima biografia a lui dedicata, l’Assidua, scritta da un anonimo francescano un anno dopo la sua morte: Riconduceva a pace fraterna i discordi, ridava libertà ai detenuti, faceva restituire ciò che era stato rapinato con l’usura o la violenza.

La tradizione di rivolgersi a Sant’Antonio per trovare l’anima gemella è nota a tanti suoi devoti soprattutto in Portogallo e in America Latina. L’ha ricordato scherzando, alcuni anni fa, lo stesso papa Francesco incontrando un gruppo di studenti padovani: “In Argentina si venera tanto sant’Antonio, è il patrono delle ragazze che cercano un fidanzato”.

Il Santo ha sempre avuto grande amore per le persone disabili e in un suo Sermone scrive, “L’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio”, “Ciascuno di noi vale per quello che è agli occhi di Dio, non certo per quello che possiede o ha di beni materiali o di doti fisiche”.

Ai tempi di Antonio il lavoro più che un diritto era un obbligo. Naturalmente la principale preoccupazione di sant’Antonio era far valere i pochi/pochissimi diritti dei poveri, gente umile e semplice sfruttata da aguzzini veramente spietati. In particolare la sua opera si rivolgeva soprattutto contro coloro che sfruttavano la gente. Solo lui era in grado di affrontarli con una franchezza e una audacia veramente sorprendente per il suo tempo.

Sant’Antonio considerava la donna in modo totalmente diverso da quello tipico del suo tempo. Per lui le donne non erano oggetti di proprietà dell’uomo, ignoranti serve di casa che dovevano sgobbare dal mattino alla sera. Per Antonio erano creazioni uniche e speciali di Dio. Non solo le trattava sempre con grande rispetto, ma spesso lasciava importanti compiti per venire in loro soccorso. E nei suoi Sermoni vediamo come esaltasse spesso le qualità femminili e le utilizzasse per illustrare le qualità di Dio.

Sant’Antonio con i suoi confratelli francescani visitava spesso i carcerati; era loro amico: portava loro del cibo e, per quanto poteva aiutava anche le loro famiglie. Ma Antonio si batteva soprattutto contro le leggi ingiuste e, come sappiamo nel 1231, fece cambiare una legge al Consiglio Maggiore di Padova perché troppo severa nei confronti dei debitori insolventi.

Antonio aveva una visione della natura per molti aspetti simile a quella di Francesco, ma oltre che ammirare la natura, il creato, gli animali … li conosceva bene anche dal punto di vista scientifico; naturalmente secondo le conoscenze del tempo. Non è raro infatti imbattersi in alcuni passi dei suoi sermoni dove fa specifici riferimenti alla Storia Naturale.