Tredicesima video-meditazione: "La morte"

Tredici martedì con sant'Antonio, 11 giugno 2024
A cura di padre Paolo Floretta

Ascoltiamo

«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna».

(Gv 12,24-25)

Meditiamo

Pensando al rapporto che Francesco ha con la morte, chiamandola sorella, egli ci sorprende perché al termine dalla sua vita riconosce la pochezza del suo operato per rispondere al dono della vita, dell’amore di Dio e della sua vocazione. E per questo, senza spaventarsi di dover morire, invita, anzi, incita i frati che gli stanno attorno a «cominciare». La morte, le morti restano sempre una porta per la nostra libertà di accogliere Gesù che bussa e ci invita a cenare e a vivere, donando.

Preghiamo

Se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo. Amen.

Riflettiamo

  • Quali «morti» sono chiamato/a ad attraversare per portare i frutti che solo io posso portare?
  • Da cosa posso ancora iniziare per operare il bene, oggi?
  • Chi posso ancora diventare prima del giorno della mia morte?

Preghiera a sant'Antonio

Ti preghiamo, o Padre, perché, per intercessione di sant’Antonio, possiamo guardare alla nostra morte come alla sorella che ci incita a crescere alla scuola d’amore del tuo figlio Gesù, seguendo il libero soffio del tuo Spirito. Amen.