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Pubblicato il 01 Dicembre 2023

Seguendo la stella, Greccio e Padova con Francesco e Antonio attraverso i presepi del Santo in mostra dal 2 dicembre al 2 febbraio

Un ideale gemellaggio tra Padova e Greccio celebra gli 800 anni della prima rappresentazione della Natività, occasione anche per ottenere l’indulgenza plenaria concessa dal papa

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Un ponte di comunione lega in questo dicembre 2023 i santuari francescani di Greccio e della Basilica del Santo di Padova. Una sorta di gemellaggio tra le due realtà e tra le due città, accomunate dalla volontà di ricordare l'ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe, voluta dalla creativa santità di Francesco d’Assisi nel Natale 1223 per toccare con mano il mistero dell’incarnazione di Gesù.

Per l’occasione, la Pontificia Basilica di Sant’Antonio in Padova promuove per l’Avvento e il Natale di quest’anno, insieme con la Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova dei Frati minori conventuali del nord Italia e con il progetto Antonio800, una rassegna di presepi artistici in stile francescano, perlopiù ispirati alla rappresentazione di Greccio. L’iniziativa è patrocinata tanto dal Comune di Padova quanto dal Comune di Greccio, oltre che dal comitato Greccio 2023, dalla Pia Unione Sant’Antonio di Greccio e dall’Associazione Artigiani del Presepio di Greccio.

L’iniziativa è stata presentata quest’oggi, venerdì 1 dicembre, in Sala Studio Teologico della Basilica di Sant’Antonio a Padova, dal rettore padre Antonio Ramina, dal sindaco di Padova Sergio Giordani, dal priore della Pia Unione Sant’Antonio di Greccio Andrea Scasciafratte, che ha portato il saluto della comunità e del sindaco di Greggio Emiliano Fabi, e da padre Nicola Galiazzo, dell’Equipe di Pastorale dell'Arte al Santo. L’incontro, moderato da Sabina Fadel, caporedattrice del «Messaggero di sant’Antonio», è stato seguito da un tour con i giornalisti lungo il percorso dei presepi in basilica con i presepisti fra Giambattista Scalabrin, Nicolò Celegato e Mauro Marcato.

«Per celebrare l’ottavo centenario – ha spiegato il rettore del santuario antoniano, padre Antonio Ramina –, abbiamo voluto offrire i presepi della Basilica alla visita e alla meditazione dei padovani e dei pellegrini già dall’inizio dell’Avvento, a differenza degli anni precedenti, quando solo nell’imminenza del Natale i presepi diventavano accessibili. Ci sentiamo tutti, insieme e singolarmente, provocati dal mistero dell’Incarnazione di Gesù. Un mistero che fu tanto caro ai nostri santi di riferimento, Francesco e Antonio, e a noi sulle loro orme. I quattro gruppi che hanno lavorato alle installazioni ci aiutano proprio a entrare nella scena che i Vangeli descrivono, valorizzando diverse sfaccettature e particolari».

Il percorso «Seguendo la stella: Greccio e Padova» si apre nella Cappella di San Francesco del complesso basilicale con il presepe proveniente dal Museo dei Presepi di Greccio. Nel 2022 quest’opera a grandezza naturale, realizzata dal prof. Francesco Invidia e allestita dai presepisti grecciani, venne ospitata nel Palazzo del Quirinale. Il titolo - «È nato per noi. Sulla porta della vita Maria e Giuseppe ci donano l'Emmanuele, Dio con noi» - giustifica l’ambientazione, con la scena sacra che si svolge di fronte a una grande porta, simbolo dell’avvio di una nuova età della storia.

La Cappella delle Reliquie ospita «Pane vivo disceso dal cielo», presepio francescano improntato alla ricerca puntigliosa del realismo realizzato dai presepisti padovani Mauro Marcato e Nicolò Celegato. Protagonisti dell’adorazione del Bambino sono i santi Francesco, Chiara e Antonio. Nella mangiatoia, un agnellino accovacciato, simbolo di Cristo molto caro a san Francesco.

Proseguendo nell’itinerario, ecco il Presepio tradizionale popolare nella Cappella di Santa Caterina. Ambientato in Veneto, riproduce una vecchia stalla con la casa abitativa annessa, secondo un modello ancora ben presente nel padovano. La scena riprende la classica vita quotidiana della campagna, con la natività posta al centro della composizione. È opera di fra Giambattista Scalabrin (Giambo) e di Nicolò Celegato.

Si esce infine nel Chiostro della Magnolia per un’installazione presepistica in tre scene, a cura di Maurizio Paccagnella e dei Frati della Comunità del Santo. Il titolo «E il verbo si fece carne. Betlemme, Assisi, Padova» esplicita l’ambientazione delle varie scene: la Natività di Gesù a Betlemme, la rievocazione voluta da san Francesco a Greccio e la scena inedita con sant’Antonio che dona il Bambino Gesù a una bambina, ricordando l’apparizione del piccolo Gesù al santo di Padova.

I quattro presepi della rassegna sono già visibili e visitabili, tutti i giorni fino al 2 febbraio 2024 dalle ore 7.00 alle ore 19.00.
L’esposizione sarà anche un’occasione per ottenere l’Indulgenza plenaria che le famiglie francescane unite hanno chiesto a papa Francesco in vista dell’8° centenario del presepe di Greccio. 

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«Giovedì 7 dicembre – precisa il rettore della Basilica – al termine della Santa Messa festiva delle ore 18.00 avverrà la benedizione dei presepi, in una data che abbiamo scelto per valorizzare il dono concesso da papa Francesco proprio per l’800° anniversario del “Natale di Greccio”. Infatti dall’8 dicembre al 2 febbraio è concessa alle consuete condizioni l’indulgenza plenaria a chi visita le chiese francescane, sostando in preghiera davanti al presepio».

Oltre alla Pontificia Basilica di Sant’Antonio, nel Padovano è possibile ricevere l’indulgenza plenaria anche negli altri due santuari francescani dei frati minori conventuali del nord Italia dedicati a S. Antonio: il Santuario di Sant’Antonio all’Arcella e i Santuari Antoniani di Camposampiero. Si ricorda che questo dono è stato concesso anche alle persone malate o impossibilitate a partecipare fisicamente, che con la loro preghiera sono in comunione con il Signore Gesù, nel dono della sua vita.

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