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Pubblicato il 10 Agosto 2024

San Massimiliano Kolbe e l’Immacolata, il destino di una vita

Il 14 agosto la Chiesa ricorda il francescano polacco morto ad Auschwitz

Il 14 agosto, alla vigilia della Solennità dell'Assunta, la Chiesa ricorda San Massimiliano Kolbe (1894-1941), francescano polacco ucciso ad Auschwitz nel 1941. Una coincidenza di date che è quasi un destino, perché tutta la sua vita fu ispirata da Maria, madre di Dio.

Nel 1917 Kolbe fondò la “Milizia di Maria Immacolata” per «rinnovare ogni cosa in Cristo attraverso l’Immacolata». Nel 1922 diede vita alla rivista “Il Cavaliere dell’Immacolata”, per alimentare lo spirito e la diffusione della Milizia. Vicino a Varsavia, alcuni anni dopo, fondò la “Città dell’Immacolata”, Niepokalanów, che anni dopo, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, divenne luogo di accoglienza per feriti, ammalati e profughi. In Giappone nel 1930 realizzò il “Giardino dell'Immacolata”, nei pressi di Nagasaki, che in seguito ospitò gli orfani causati dalla bomba atomica. Per il suo rifiuto di prendere la cittadinanza tedesca, nel febbraio 1941 venne incarcerato a Varsavia e successivamente deportato nel campo di sterminio di Auschwitz.

Fu in questo luogo di terrore e barbarie che si immolò al posto di un altro prigioniero, padre di famiglia, condannato insieme ad altri 9 detenuti al cosiddetto bunker della morte, nel Blocco 13, dove venivano rinchiusi i condannati a morire di fame, dopo indicibili sofferenze. Dopo due settimane, le guardie naziste decisero di fare a lui e ad altri tre prigionieri ancora vivi una iniezione letale. Le sue ultime parole prima della morte furono ancora: «Ave Maria». Era il 14 agosto.

Il giorno seguente, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il suo corpo venne bruciato nel forno crematorio di Auschwitz. Nell’ottobre 1982 papa San Giovanni Paolo II, lo proclamò Santo. Wojtyła, nell’omelia, ricordò che per tutta la vita padre Kolbe si affidò all’Immacolata: «Nel mistero dell’Immacolata Concezione si svelava davanti agli occhi della sua anima quel mondo meraviglioso e soprannaturale della Grazia di Dio offerta all’uomo».

 

photo credit: Basilica di Sant’Antonio, navata sinistra, Altare di San Massimiliano Kolbe, pala di Pietro Annigoni (particolare) - Archivio «Messaggero di sant’Antonio»