Ascoltiamo
«Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”».
(Mc 10,27)
Meditiamo
«Vivere in obbedienza, in castità e senza nulla di proprio»: questa è la regola di vita dei frati. Si tratta di farsi povero per seguire Cristo povero e donare tutto ai poveri. La povertà è libertà e leggerezza, aiuta a crescere nella fede perché ci allena a sperimentare la Provvidenza. Oggi, la povertà non è più un valore perché viene confusa con la miseria (non avere nulla per vivere), mentre essa è accontentarsi del pane di ogni giorno. Il nostro stile di vita però non si vergogna dello spreco. La povertà ci difende dalla logica del consumismo e ci aiuta ad essere attenti agli altri. Francesco la sposò, sposò Madonna povertà perché bisogna sceglierla ed amarla come una sposa ed esserle fedeli, solo così la vita diventa feconda.
Preghiamo
Ascolta, Signore, il grido dei poveri che cercano il tuo volto, e fa’ che le comunità cristiane sappiano reagire alla cultura dello scarto e dell’emarginazione, per diventare sempre più un segno di vicinanza e di sollievo alle tante forme di povertà che sono sotto i nostri occhi. Amen.
Riflettiamo
- Mi ritengo una persona generosa o egoista?
- Mi capita spesso di gettare via cibo acquistato perché non l’ho consumato?
- Se incontro un povero, mi giro dall’altra parte e cambio strada?
Preghiera a sant'Antonio
Caro Sant’Antonio, tu hai amato Cristo povero come san Francesco, per seguirlo hai lasciato tutto e hai sempre aiutato e difeso i poveri e hai goduto del loro amore. Anche oggi la gente ti ama, quella semplice e quella che conta più sul tuo aiuto che sulla potenza delle ricchezze. Donaci di seguire Gesù e di amare con lui il fratello povero che la strada ci pone davanti. Amen.