Ascoltiamo
«Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei
giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo
giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non
farai alcun lavoro» (Es 20,8-10).
«Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e
che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano
potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti
ordina di osservare il giorno di sabato» (Dt 5,15).
Meditiamo
Un Comandamento che chiede di riposare?
Sì, perché impara a riposare chi benedice il tempo come dono di Dio e non cerca semplicemente evasione dalla fatica quotidiana; chi dice con i fatti di non essere schiavo del proprio fare, ma imita Dio, il quale manifesta la sua onnipotenza… cessando di lavorare il settimo giorno!
Liberato dalle sue schiavitù, l’uomo è chiamato a osservare il riposo per imparare a contemplare l’opera di Dio in tutta la sua bellezza: non è solo un atto liturgico, ma più ancora un gesto di libertà e gratuità, per entrare in contatto con la sorgente della Vita.
Preghiamo
Dio nostro Padre, fedele e misericordioso, che manifesti la tua onnipotenza nella gratuità dell’amore, aiutaci a fare memoria di tutto ciò che hai fatto per noi, affinché come donne e uomini liberi ci riconosciamo fratelli, uniti nella lode a te, fonte della Vita.
Domande
- «Senza Giorno del Signore non possiamo vivere», dicevano i martiri di Abitene agli inizi del IV secolo. Ti dai il tempo e il modo di attingere dalla Pasqua settimanale la linfa vitale per la tua fede, per la tua stessa vita?
- Con quali semplici gesti lasci entrare nella tua vita la forza liberante dell’amore di Dio (contemplare la bellezza del creato, condividere il tempo in gratuità con la famiglia e gli amici, apertura a un gesto di solidarietà verso i poveri…)?
- Il tuo riposo è più un’evasione (l’azione di un uomo “prigioniero”) o una benedizione (l’azione di un uomo “libero”)?
Preghiera a sant'Antonio
Fratello nostro Antonio, concedici di vivere liberi da ogni forma di schiavitù, nella lode di Dio e nella carità verso tutti, così da entrare nel riposo che il Signore prepara ai suoi figli.