Un “regalo a sorpresa” dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio ai devoti del Santo e appassionati d’arte e natura è l’apertura straordinaria dell’Oratorio dei Colombini di sabato 17 giugno (via dei Papafava 6 a Padova), evento non previsto inizialmente nel calendario al Giugno Antoniano 2023. .
Dalle ore 10 alle ore 13 sarà possibile visitare liberamente e gratuitamente l’Oratorio e l’attiguo giardino con il pozzo del miracolo del breviario e il Platano Papafava. Ogni 30 minuti si organizzerà un breve percorso guidato.
L’Oratorio di Santa Maria dei Colombini è un luogo carico di fascino riaperto dal maggio 2017 grazie all’opera di consorelle e confratelli dell’Arciconfraternita, con il favore della famiglia dei Conti Papafava de Carraresi, proprietari del sito dal 1810. Una tradizione cittadina consolidata vuole che sant’Antonio, nella sua prima dimora a Padova, fondasse personalmente una Fraglia di penitenti (poi organizzatasi in Confraternita di devozione), che egli stesso vestì con una cappa grigio cinerino al modo dei frati minori il 27 dicembre 1227, procurando per le devozioni del gruppo una chiesetta detta Santa Maria della Colomba successivamente divenuta Santa Maria dei Colombini. La Fraglia e il suo Oratorio, pur dedicati alla Vergine Maria, sono intrinsecamente antoniani almeno dal ‘600 per la fondazione, la devozione e l’assistenza dei frati minori. A testimoniarne l’antonianità, due importanti reliquie: una grossa lastra di trachite dalla quale, come da un pulpito, avrebbe predicato il Santo, e il pozzo dentro al quale sarebbe caduto il breviario del Santo riportatogli asciutto dagli angeli.
Sold out invece per il corso di formazione per giornalisti in occasione dei 125 anni del «Messaggero di sant’Antonio», sempre del 17 giugno, intitolato “In dialogo con il Creato. Giornalisti, ambiente ed ecologia integrale”.
Il mensile dei frati del Santo, una delle più longeve riviste italiane, celebra infatti quest’anno i 125 anni di pubblicazioni. Il direttore responsabile, fra Massimiliano Patassini, racconta così la linea editoriale e l’evoluzione del «Messaggero di sant’Antonio»: «La prima rivista di quest’opera dei frati minori conventuali è stata pubblicata a partire dal gennaio del 1898, in seguito agli eventi legati ai settecento anni dalla nascita del Santo (1895). Il desiderio dei frati era quello di offrire uno strumento per far risuonare la voce di Antonio, che fosse testimone della vita della Basilica, contribuendo a far conoscere le bellezze di questo luogo di fede e devozione, e fosse promotore della solidarietà del Pane dei Poveri, opera caritativa sostenuta dai religiosi. Vangelo e carità, come più volte ribadito, sono i cardini di questa impostazione» declinata in una rivista popolare, perché «Antonio è davvero il santo del popolo».
Fondato nel 1898, il «Messaggiero» (scritto con la “i”) si caratterizzava al suo esordio come foglio informativo per i devoti. Nel 1963, in pieno clima conciliare, la prima grande svolta: il giornale si allontana dalla linea editoriale devozionale per fare spazio alle nuove aperture della Chiesa, forte delle diverse testate nel frattempo sviluppatesi dal ceppo originario: «Messaggero dei Ragazzi», l’edizione per gli italiani all’estero del «Messaggero di sant’Antonio», le riviste in lingua straniera. Gli anni ’70 sono caratterizzati da una maggiore apertura ai problemi del mondo, intensificando le sue inchieste su questioni sociali, politiche e culturali. A partire dal 2000 il mensile si concentra sempre più su quelle «buone notizie» che spesso non trovano spazio negli altri media, senza tralasciare gli approfondimenti su temi sociali o di senso, ormai caratteristici del giornale. Nel 2016 un massiccio restyling del sito web, che oggi integra la carta con articoli, blog, gallerie fotografiche, approfondimenti originali, lo sbarco sui social network e l’avvio delle pubblicazioni anche in formato digitale. Nel 2019 un nuovo progetto grafico che caratterizza la rivista: un formato leggermente più stretto, foto più grandi e scelte con ancora maggior cura, apertura a nuovi linguaggi come il graphic journalism, temi ancor più coraggiosi e di «frontiera» sempre dalla parte degli ultimi, per sottolineare una volta di più una linea editoriale che guarda ai valori francescani e antoniani.
Esauriti anche tutti i posti per la data di sabato 17 giugno della visita storico-artistico e teatrale “Il Santo segreto”, per scoprire alcuni luoghi della Basilica e del Convento del Santo meno noti o solitamente non accessibili al pubblico. La particolare visita di un’ora e mezza, curata dall’equipe di Pastorale dell’Arte al Santo, è un viaggio alla scoperta del complesso antoniano e di alcuni personaggi che nel corso dei secoli hanno incrociato la propria storia con quella della Basilica.
L’originale percorso attraversa i giardini del convento, solitamente chiusi al pubblico, l’antico porto, la Biblioteca Antoniana con i suoi pregiati libri e manoscritti, la Sala del Capitolo con gli affreschi di Giotto, la Sacrestia con alcuni preziosissimi paramenti solitamente non visibili e altri luoghi segreti.
INFO GIUGNO ANTONIANO
www.santantonio.org – Facebook: Giugno Antoniano - www.padovanet.it
Tel. 049-8225652 - Email: infobasilica@santantonio.org
Vai al cartellone completo con tutti gli eventi culturali e le celebrazioni religiose.