Il «Messaggero dei Ragazzi» è arrivato al momento tanto atteso dell’anno: il 15 agosto è infatti la data esatta del suo compleanno e le candeline, come noto, sono niente meno che 100! Un importante anniversario legato anche alla vita dello stesso sant’Antonio. Al 15 agosto 1195, ben 827 anni fa, si fa risalire la nascita a Lisbona di Fernando Martins de Bulhões, che diventerà famoso col nome di Antonio di Padova. Ed è per questo motivo che i frati del Santo cento anni fa, nel 1922, scelsero tale data per il lancio del primo numero di «Sant’Antonio e i Fanciulli», l’antenato del «Messaggero dei Ragazzi», affettuosamente chiamato dai suoi lettori MeRa.
Nel primo numero di «Sant’Antonio e i Fanciulli», allora definito come “Giornalino per i piccoli, mensile, illustrato”, supplemento del «Messaggero di sant’Antonio», il direttore dell’epoca, padre Giorgio Spangaro, ne illustrava lo “scopo”: «Questo giornalino, che, intitolato e dedicato a Sant’Antonio, il Santo della purezza e della bontà, viene a parlarvi di lui, a narrarvi la sua vita, i suoi miracoli, le sue gioie, perché lo conosciate, e conoscendolo lo amiate […] e crescendo in età, abbiate a crescere in saggezza e grazia.[…] Perché, poi, esso non abbia a riuscirvi pesante conterrà altre dilettevoli, interessanti e pur istruttive rubriche». Ovvero, il racconto l’indovinello, la cronaca, i fumetti educativi ed artistici che diedero negli anni un particolare lustro alla rivista antoniana per i ragazzi.
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Scorrendo le pagine del 1922 troveremo un modo di scrivere un po’ all’antica, ma che ci può far riflettere ancora. E forse non è un caso se, a 100 anni dal primo numero, il MeRa è ancora oggi in attività, rendendolo il più longevo giornale cattolico per ragazzi in tutta Europa.
Una longevità dovuta alla volontà dell’editore di continuare a offrire alle giovani generazioni uno strumento “educativo-pastorale” che coniuga tradizione e novità attraverso un linguaggio giornalistico su misura di adolescente, con argomenti seri e delicati, dossier di attualità, interviste, articoli speciali, inchieste, ma anche temi divertenti e di evasione grazie alle rubriche di divulgazione scientifica, musica, cinema, nuove tecnologie, giochi e bricolage e, soprattutto, grazie ai fumetti artistici in chiave educativa, uno dei contenuti più apprezzati anche dalla critica.
Il logo scelto per il centenario sono due occhi curiosi che leggono la rivista, accompagnato dallo slogan “Un secolo di MeRaviglie”, che gioca con il nomignolo del MeRa.
TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
Un secolo di vita fatto di slanci e rilanci grafici ed editoriali che hanno permesso al mensile francescano per adolescenti di mantenersi come punto di riferimento nel panorama, sempre più ristretto, del giornalismo per ragazzi. Nel 1963 il giornalino antoniano attua con successo una svolta dirompente: il restyling grafico e il cambio di testata in «Messaggero dei Ragazzi», che lo fa conoscere a un pubblico sempre più vasto di lettori. Nel 2003 il MeRa sbarca sul web con un portale interattivo, e negli ultimi anni si susseguono i profili social: Facebook, Instagram, WhatsApp.
A distanza di 100 anni, il focus resta sempre quello del dialogo con una fascia impegnativa ed esigente di giovani lettori, anche se con forme e modalità nuove, come spiega padre Massimiliano Patassini, direttore responsabile del MeRa e delle altre riviste della casa editrice Messaggero di S. Antonio: «Fin dagli inizi, con “Sant'Antonio e i Fanciulli”, i frati hanno colto questo giornalino come occasione per un contatto con i ragazzi, per far loro spazio attraverso la corrispondenza, per parlare della loro vita e dei loro interessi, accompagnandoli in un cammino educativo di stile e contenuto cristiano. Ma non si limita a questo. Di fatto il MeRa è anche uno strumento che si rivolge ai genitori, agli educatori, ai catechisti e agli insegnanti, fornendo loro degli “alleati” nella sempre più faticosa opera educativa con materiale valido e curato per dialogare con gli adolescenti, stando al passo coi tempi. Per questo, negli ultimi anni ci siamo affacciati anche nell'ambito social: oltre a curare un sito web, abbiamo aperto un canale Facebook e uno Instagram. Dal 2020 abbiamo sperimentato con successo l’utilizzo di WhatsApp in chiave educativo-ricreativa con progetti di accompagnamento spirituale nei momenti forti dell’anno liturgico, ad esempio Avvento e Quaresima: il progetto #AccadeSoloSeCiCredi, ad esempio, ha riscosso quasi un migliaio di adesioni in poco tempo e l’interesse di catechisti ed educatori. Il nostro impegno di frati, in sinergia con la redazione giornalistica, continua nello sperimentare nuove forme di coinvolgimento, per offrire un riferimento ai ragazzi di oggi, parlando la loro lingua e intercettando i loro interessi, integrando e ampliando la sinergia tra il “giornale di carta” e le sue “estensioni social e web”».
COPERTINE DI IERI E DI OGGI
Copertina del primo numero di «S. Antonio e i fanciulli», 15 agosto 1922
Copertina del n. 8 di aprile 1976 con tavola del fumetto San Giorgio. Cavaliere senza macchia di Dino Battaglia
Copertina del n. 1068 di gennaio 2022 sull'anno del centenario "Un secolo di MeRa-viglie"
Copertina del n. 1075 di agosto 2022 con tavola del fumetto Yasmina di Mannaert