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Pubblicato il 22 Ottobre 2019

“I cristiani nel mondo”, dal 5 novembre l’autunno culturale al Santo

Roberto Ravazzolo, Filippo Pizzolato, Guido Bertagna, Ernesto Olivero ospiti della rassegna organizzata da Corsia del Santo Placido Cortese, Basiliche di Sant’Antonio e di Santa Giustina. Concerto finale con Giuseppe Falco, Luigi Puxeddu, Alberto Zanetti

Qual è il compito dei cristiani nel mondo di oggi? Come è possibile per il credente del nostro tempo vivere nel mondo ma senza essere del mondo, come scrisse l’anonimo autore della Lettera a Diogneto nel II secolo? Prende ispirazione dall’antico testo cristiano in greco antico rivolto al pagano Diogneto il tradizionale ciclo di incontri d’autunno in Basilica di Sant’Antonio, che quest’anno ha per titolo “I cristiani nel mondo”.

Per quattro martedì, dal 5 al 26 novembre, la Sala dello Studio Teologico al Santo alle 20.45 ospiterà altrettante conferenze con relatori autorevoli che attualizzeranno alcuni temi forti del testo antico sulla funzione dei cristiani nel mondo, dal senso di comunità all’accoglienza. A chiudere la rassegna sarà invece martedì 10 dicembre alle 20.45 un concerto di musica da camera barocca in preparazione al Natale.

«Nel mondo contemporaneo ci sono elementi tutt’ora attuali che caratterizzavano la spiritualità dei primi cristiani come comunità e che possono aiutare la riflessione sui grandi temi di oggi», spiega Nicola Alberto De Carlo, presidente della Corsia del Santo “Placido Cortese”, realtà che, insieme ai frati della Basilica del Santo e alla Basilica di Santa Giustina, ha promosso la rassegna culturale. «La comunità dei primi cristiani era inclusiva, tendeva a crescere, a non alzare barriere e a riconoscere pari dignità a ogni persona. Il messaggio di Gesù era stato chiaro: non c’era più schiavo né straniero. Il dibattito sui temi della cittadinanza e dell’accoglienza, ad esempio, ci interrogano anche oggi, come avevano interrogato i cristiani delle origini. Se queste presenze nuove non ci arricchiscono come comunità, forse è anche un po’ colpa nostra – prosegue –. I cristiani sono cittadini del mondo, come tutti gli altri, ma hanno quel quid pluris, quel qualcosa in più, degli altri e devono tenere la loro fiaccola sempre accesa».

La parole della Lettera a Diogneto scandiscono anche i titoli dei singoli incontri: i cristiani «amano la propria patria, ma come forestieri. Ogni terra straniera è patria per loro»; «abitano in questo mondo ma non sono del mondo», «amano tutti e da tutti sono perseguitati», «sono come pellegrini in viaggio».

Si comincia martedì 5 novembre con il tema “Ogni terra è patria” con don Roberto Ravazzolo, delegato vescovile alla cultura e direttore del Centro universitario padovano. “Nel mondo e non del mondo” è il titolo dell’incontro del 12 novembre con Filippo Pizzolato del Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario dell’ateneo patavino. Il 19 novembre sarà la volta di padre Guido Bertagna, sacerdote gesuita che si è impegnato per far incontrare vittime e coloro che si erano resi responsabili di fatti di sangue (“Amano tutti”). Relatore del 26 novembre sarà infine Ernesto Olivero, da sempre impegnato al fianco di poveri ed emarginati, fondatore del Sermig, Servizio missionario giovani, all’interno del quale nasce la rete internazionale Arsenale della pace (“Pellegrini in viaggio”).

La rassegna sarà chiusa il 10 dicembre dal concerto di musica barocca con orchestra da camera di archi e fiati, con il coordinamento dell’oboista di fama internazionale Giuseppe Falco, già primo oboe della Filarmonica della Scala, e la partecipazione di Luigi Puxeddu, affermato violoncellista, già solista di importanti orchestre italiane come i Solisti Veneti, Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, e il baritono padovano Alberto Zanetti, che dal 2006 si esibisce nei più importi teatri d’opera italiani per la regia, tra gli altri, di Katia Ricciarelli, Davide Garattini Raimondi, Saverio Marconi, Andrea Cigni.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info: Ufficio informazioni Basilica del Santo, tel. 049.8225652, infobasilica@santantonio.org e www.santantonio.org.

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