Quale l’augurio per voi iniziando questo nuovo anno da Padova, dalla Basilica di Sant’Antonio?
Lo trovo nelle parole della liturgia: «Il Signore ti sorrida».
È con questa certezza nel cuore che vogliamo affrontare questo tempo. Difficile, complicato.
Le speranze di pace che portavamo nel cuore sono rimaste deluse. Anzi, nel corso dell’anno 2023 si sono aperti nuovi conflitti. Sono emerse nuove criticità: penso alla povertà di tante persone, famiglie, bambini.
Al tema della violenza sulle donne… Qui poco lontano dalla nostra città di Padova abbiamo vissuto il dramma di Giulia Cecchettin… Una tragedia che ci ha portato a pensare che quello che era accaduto poteva succedere anche dentro le nostre case, le nostre famiglie.
Quante volte ci viene da pensare: so rispondere in modo giusto ai bisogni di mia moglie, di mio marito, dei miei figli? Cosa c’è nel cuore delle persone che amiamo?
Allora impegniamoci a ripartire con il Signore. Dalla certezza che il suo sorriso ci accompagna e ci dà la forza necessaria per donare amore. Di prenderci cura gli uni degli altri. Di non lasciarci catturare dalla rassegnazione e dallo sconforto.
Nel corso del 2024 ricorderemo come ottocento anni fa, il 14 settembre 1224, sul monte della Verna san Francesco ricevette il dono delle stimmate. Sempre in quell’anno compose il Cantico delle Creature.
Quale migliore esempio per noi: saper andare oltre le sofferenze del momento presente, di ogni difficoltà, per cogliere l’amore di Dio che si manifesta in noi e in tutto quello che ci circonda. Uomini, animali, piante, acqua, aria, sole, luna… in tutto!
Vi auguro così di custodire nel cuore la gioia per lodare e ringraziare sempre il Signore e i fratelli!
Questo il mio augurio per un anno di pace e di salute dalla Basilica di sant’Antonio.
p. Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero di sant’Antonio, a nome dei frati del Santo