Domenica 8 aprile, Ottava di Pasqua o della Divina Misericordia, la S. Messa solenne delle ore 11.00 verrà celebrata, in modo particolare, per tutti coloro che sono stati colpiti dalla perdita di un figlio o di una figlia.
Con questa iniziativa, denominata "Tuo figlio vive!", i frati della Basilica desiderano essere vicini a chi sta vivendo questa dolorosa esperienza, affinché nessuno sia solo in un momento così difficile e delicato.
L’invito è esteso a genitori, parenti e amici che sono stati segnati da questo tipo di lutto.
Durante la celebrazione verrà rivolta una speciale supplica a Sant’Antonio, che è tanto vicino al Signore e ha stretto tra le braccia il Bambino Gesù, proprio come un padre e una madre fanno con i loro figli, e ai presenti sarà impartita una speciale benedizione affinché si ravvivi in tutti la fede e la speranza nella Risurrezione.
La s. Messa celebrata dal Rettore della Basilica, p. Oliviero Svanera, sarà trasmessa in diretta streaming.
Sono state invitate alla celebrazione diverse associazioni che supportano, praticamente o moralmente, le famiglie colpite dalla morte prematura di un figlio, sia essa per malattia, incidente o suicidio.
Tra queste l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, la Comunità figli in cielo, L’Associazione piccoli angeli, l’Associazione Genitori sempre, l’Associazione Gruppo eventi, l’Associazione Ciao Lapo, la De Leo Fund Onlus (nata su iniziativa dei padovani Cristina e Diego De Leo, genitori di Nicola e Vittorio, tragicamente scomparsi nell’aprile 2005), L’Isola che c’è, Associazione Hospice Pediatrico Padova onlus.
«Avendo avuto modo nella mia esperienza pastorale di incontrare famiglie che hanno vissuto la dolorosa esperienza della perdita di una figlia o di un figlio - ha scritto il p. Rettore invitando le famiglie e le associazioni che si occupano di queste tematiche -, ho condiviso con loro la ricerca di un senso nello sguardo di Gesù misericordioso, alla ricerca di una condivisione fraterna, di uno spiraglio di luce, di parole di verità e di consolazione».
«Capisco che sia difficile pregare quando il cuore è ferito e la tentazione è di chiuderci in noi stessi - ha scritto ancora p. Oliviero -. Vogliamo però insieme aprire il nostro cuore al cuore di Dio con sincerità, con fiducia, nella verità che ci portiamo dentro. Lui ci accoglierà nel Suo cuore misericordioso, ci colmerà del Suo amore e ci trasformerà».
LOCANDINA-INVITO PDF - https://www.santantonio.org/sites/default/files/tuo_figlio_vive_ed.2018-3.pdf