“Alla ricerca dell’invisibile” è un suggestivo percorso guidato promosso da Basilica del Santo, Veneranda Arca di S. Antonio e Messaggero di sant'Antonio per scoprire come gli artisti della fabbrica del Santo, con le loro sensibilità diverse e nelle diverse epoche storiche, abbiamo tradotto nelle loro opere la realtà impalpabile e invisibile del Divino e di altre presenze incorporee, come gli angeli. Tre serate, gli ultimi venerdì del mese da novembre a gennaio (29/11/2019, 27/11/2019 e 31/01/2020) alle ore 20.45, per altrettante coinvolgenti visite storico-artistiche-esperienziali agli spazi e alle opere d’arte che in Basilica hanno dato forma all’Assoluto.
La religione cristiana, sola delle tre grandi fedi monoteiste del bacino mediterraneo e a differenza di quella ebraica e di quella islamica, ha sempre permesso e anzi incentivato la raffigurazione di Dio e delle storie sacre. Non solo il Dio fatto uomo, la sua storia, la sua morte temporanea e la sua Resurrezione sono stati oggetto di narrazione, ma anche gli spazi architettonici stessi, la loro decorazione, gli arredi interni e il reciproco dialogo tra i materiali e le forme, sono stati sempre il luogo esperienziale del Divino, della ricerca dell’Assoluto.
Tutto il ‘visibile parlare’ dei linguaggi artistici esperiti nella Basilica di Sant’Antonio fu concepito come sistema per accedere, sulla terra, alla dimensione dell’Oltre, accompagnati dallo stuolo dei tanti santi, profeti, martiri saliti alla dimensione celeste, senza dimenticare le presenze angeliche, che nell’arte occidentale hanno sempre trovato luogo ed espressione, come messaggeri celesti, guerrieri armati, sentinelle divine, ma anche protettori e custodi degli uomini.
Non mancano, al Santo, nemmeno le Sibille, profetiche creature della mitologia greca e romana, ricondotte dalla cultura cristiana entro la storia precedente l’incarnazione di Gesù: pochissimo note, esse furono raffigurate da Achille Casanova nel grande ciclo nel capocroce della Chiesa, in un estenuato linguaggio floreale, elegante e musicale, caratteristico dell’arte del primo Novecento.