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Pubblicato il 05 Agosto 2019

Da san Massimiliano Maria Kolbe al venerabile padre Girolamo Maria Biasi

La comunità francescana conventuale del Santo e del nord Italia ricorda ad agosto i fondatori della Milizia dell’Immacolata

Due francescani conventuali, san Massimiliano Kolbe, immolatosi ad Auschwitz nel 1941 per salvare un padre di famiglia e proclamato santo da papa Giovanni Paolo II, e un suo condiscepolo, il venerabile padre Girolamo Maria Biasi, uniti da una smisurata devozione per la Vergine Maria, che li portò a fondare a Roma nel 1917 la Milizia dell'Immacolata insieme ad altri confratelli. Ad agosto due momenti celebreranno queste straordinarie figure di religiosi.

Mercoledì 14 agosto, in occasione della festa di san Kolbe, il gruppo della Milizia della Basilica del Santo organizza in Basilica di Sant’Antonio a Padova il ricordo del transito in Sala del Capitolo (ore 8.15) seguito dalla santa messa nel santuario (ore 9.00) con offerta di corone floreali in memoria.

Domenica 18 agosto, a Sfruz, in Val di Non, in Trentino, l'Arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, presiederà la santa messa durante la quale sarà data lettura del Decreto sull'eroicità delle virtù del venerabile padre Biasi, di cui ricorre quest'anno il novantesimo anniversario della morte. Sarà anche l’occasione per ricordare la sua prima Messa celebrata il 20 agosto 1922 a Sfruz, dopo aver ricevuto l'ordinazione sacerdotale.

Il Venerabile Biasi, avviato ormai alla beatificazione per la quale è ora sufficiente la costatazione di un miracolo, nacque a Sfruz nel 1897 e morì a Camposampiero nel 1929, ad appena trentuno anni a causa della tubercolosi. Le sue spoglie mortali riposano ancora nella chiesa dei Santuari Antoniani di Camposampiero. Nei sette anni di ministero da sacerdote di padre Girolamo, costretto all'inattività e all'isolamento a causa della grave malattia, rifulsero le straordinarie virtù di questo giovane francescano, che seppe trasformare la sua sofferenza in olocausto d'amore offerto a Dio per la salvezza del mondo, precedendo così il suo confratello padre Massimiliano Kolbe, che offrì la sua vita nel campo di stermini di Auschwitz. Lo scorso 21 dicembre papa Francesco ha promulgato il decreto sull'eroicità delle virtù cristiane e della vita consacrata, vissute da padre Girolamo, che ora può essere invocato con il titolo di Venerabile.

 

 

foto credit:

San Massimiliano Kolbe, Pala d'Altare - Pontificia Basilica di S. Antonio - ph. Giorgio Deganello - Archivio Messaggero di sant'Antonio

Venerabile p. Girolamo Maria Biasi - credit Archivio Messaggero di sant'Antonio